Il Ministro Andrea Orlando ha promosso il 18 giugno 2014 un focus group sulla riforma della giustizia civile, convocando, per uno scambio di idee, studiosi, personalità ed esponenti delle maggiori associazioni professionali del mondo giudiziario.
In particolare, il Ministro ha sollecitato proposte e punti di vista su questi temi:
- composizione stragiudiziale e conciliazione;
- snellimento processo civile;
- istituzione tribunale della famiglia e delle persone;
- rafforzamento tribunale delle imprese.
Oltre al Ministro erano presenti il Sottosegretario di Stato Cosimo Ferri, il Capo di Gabinetto Giovanni Melillo, il Vice Capo di Gabinetto Barbara Fabbrini, Il Capo dell’Ufficio Legislativo Domenico Carcano, il nuovo Capo Dipartimento del DOG (in attesa di presa di possesso) Mario Barbuto.
L’incontro è stato gestito con una formula abbastanza innovativa, ed ha coinvolto figure anche eterogenee : l’ex Ministro Paola Severino, Luciano Violante, alcuni giornalisti che si occupano di giudiziaria, vari Docenti di Procedura Civile ma anche di Discipline organizzative, il Presidente del CNF Alpa, il Presidente ANM Sabelli, il Presidente dell’Unione Camere Civili Meloni, il Presidente del Tribunale di Roma e diversi altri. Per la Dirigenza amministrativa è stato invitato il presidente dell’Associazione Renato Romano.
La discussione è stata molto libera. Nel suo contributo, il presidente dell’Associazione Dirigenti, ha suggerito, tra le altre cose, l’opportunità di promuovere la conciliazione tentando una terza via tra mera facoltatività ed obbligatorietà: rendendola cioè conveniente economicamente per parti e avvocati sul modello della riforma tedesca del 2002. Inoltre ha rappresentato la necessità di prevedere una standardizzazione degli atti di parte ed un ridimensionamento della struttura motivazionale della sentenza. Sulla creazione del Tribunale della famiglia ed il rafforzamento di quello delle Imprese, è stata proposta la strada della specializzazione all’interno delle strutture giudiziarie esistenti e non la creazione di nuovi uffici che disperderebbero ulteriormente le limitate risorse disponibili.
Questo incontro, nell’insieme stimolante e positivo, e che fa seguito al “tavolo tecnico” sul PCT, dimostra un’apprezzabile propensione dell’attuale Ministro a valorizzare lo scambio di idee ed il coinvolgimento dei soggetti che hanno a cuore il funzionamento del servizio giustizia.