PERCHE’ PROMUOVIAMO UN PREMIO DI STUDIO IN MEMORIA DI DONATO BAIO
L’Associazione Dirigenti Giustizia, in collaborazione con GIUFFRE’ Editore e con l’IRSIG CNR di Bologna, diffonde questa settimana il bando di concorso per un PREMIO DI STUDIO (due assegni di MILLE euro ciascuno) in memoria di Donato Baio. I premi sono destinati a giovani laureati che abbiano svolto una tesi su temi attinenti all’organizzazione giudiziaria.
Le informazioni complete sono contenute nell’articolato del bando che sarà diffuso on-line ed affisso nelle Università e presso gli Uffici giudiziari. Voglio invece esporre qui, più diffusamente, le ragioni che ci hanno spinto a promuovere questa iniziativa, che intendiamo replicare ogni anno, cercando anche di incrementarne la partecipazione ed il rilievo.
Donato Baio é un amico indimenticabile. Agente della GIUFFRE’ e coniuge della nostra cara collega Rosalba Valcalda. Scomparso prematuramente. Improvvisamente.
Negli anni, mi sono persuaso che l’unico modo di dare un senso al tempo che passa sia – come scriveva il poeta bolognese Roberto Roversi- “lasciare traccia delle cose accadute”.
Ricordando Donato –attraverso l’occasione offertaci dalla collaborazione stabilita con la Giuffrè- vogliamo quindi ricordare tutti coloro –colleghe, colleghi, amiche, amici- che ci hanno lasciato in questi anni. E anche ricordare questi nostri anni. Le passioni e le delusioni che li hanno scanditi. Le difficoltà affrontate, l’impegno profuso.
Un premio di studio, quindi, per ricordare. Innanzitutto, ma non soltanto. Rivolgendo questa iniziativa a giovani laureati vogliamo anche – come Associazione Dirigenti- cercare di indirizzarne l’attenzione verso i temi che riguardano l’organizzazione giudiziaria.
Da anni questo campo di studio riscontra un’attenzione che riteniamo insufficiente. Coloro che scrivono e intervengono su questa materia sono pochi e sempre gli stessi. Favorire la nascita di una nuova leva di giovani studiosi dell’organizzazione giudiziaria corrisponde pertanto al forte bisogno di assecondare elaborazioni più ampie ed aggiornate.
Inoltre penso sia importante che a promuovere questa nuova stagione di studi siano i Dirigenti associati. Non va infatti sottovalutato quanto possa risultare significativo che tanti giovani studiosi si accostino ai temi dell’organizzazione della giustizia proprio muovendo dal confronto con noi.
Da tempo abbiamo appreso quanto –nella battaglia delle idee, nello scontro tra posizioni differenti- il successo o la sconfitta non discendano tanto dai toni roboanti che si adottano ma dalla coerenza e serietà delle posizioni sostenute, dalla capacità di stabilire alleanze. L’istituzione di questo premio vuol essere anche un ulteriore sforzo in questa direzione.