L’Associazione Dirigenti Giustizia
manifesta solidarietà e si unisce alla mobilitazione di quanti denunciano la incredibile violazione dei diritti umani e delle libertà civili perpetrata nei confronti di Nasrin Sotoudeh, Avvocata condannata dal regime iraniano a trentatré anni di prigione e 148 frustate. Tutto ciò soltanto per aver svolto la sua professione con passione, con impegno civile, nella tutela dei diritti dei più deboli, e per essere una donna che ha sfidato le leggi sull’obbligo del velo.
Nasrin Sotoudeh da tempo impegnata nella difesa di donne, di giovani manifestanti contro il regime iraniano, braccio destro del premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, è stata condannata per le sue idee, e severamente punita per aver difeso giornalisti attivisti, intellettuali e dissidenti, vittime di violenza domestica e minori, in casi giudiziari sensibili.
L’Associazione Dirigenti Giustizia in particolare condivide l’iniziativa dell’Ordine degli Avvocati di Milano e auspica che il Governo Italiano, ogni singolo parlamentare, ogni personalità del mondo giuridico e della società civile possa proporre la candidatura di Nasrin Sotoudeh a Premio Nobel per la Pace.