• Richiamo alla necessità di “ringiovanimento e valorizzazione”, del personale ammnistrativo, che significa non coprire i vuoti soltanto con la mobilità da altri comparti.
  • Impegno a rivedere la pianta “incrementando ruoli strategici allo sviluppo tecnologico ed organizzativo”. Auspichiamo che ciò si traduca in meno autisti e più cancellieri ed informatici.
  • Affermazione che “assicurare una prospettiva di avanzamento professionale non significa solo immaginare generalizzati passaggi di livello”
  • Ritrovata valorizzazione della formazione prodotta dall’organizzazione giudiziaria accanto a quella erogata dalla SNA. Così il testo : “prevedendo, accanto all'aggiornamento professionale (ormai demandato alla S.N.A.), ulteriori occasioni formative destinate ad orientare la consapevolezza del ruolo del personale giudiziario, valorizzando, anche in una logica di doveroso contenimento dei costi, le competenze e le intelligenze dello stesso personale diffuse sul territorio”.
  • Per la Dirigenza amministrativa è affermato l’impegno a costruire “una dirigenza amministrativa qualificata e responsabile; la conduzione ed il successo dei processi di innovazione avviati richiede un rafforzamento del modello di governo degli uffici”.
  • Sempre sui profili di inquadramento del personale è positivo, da ultimo, l’intento di creare –finalmente- le piante per i CISIA.
  • Sulle modalità di coinvolgimento del personale amministrativo nell’ “ufficio per il processo”, riteniamo sia condivisibile l’intento di costruire un modello lavorativo centrato sul lavoro di squadra ma che vada chiarita l’attribuzione al Dirigente di ogni profilo gestionale del personale.

Ci troviamo insomma di fronte all’enunciazione di direttrici che recepiscono alcune esigenze forti dell’organizzazione giudiziaria e che anche noi, nel corso di questi anni, abbiamo sostenuto.

Come Associazione siamo naturalmente impegnati a contribuire affinché tali linee programmatiche si incarnino in scelte concrete e conseguenti.